Negozi: musica si, musica no? Non c’è una risposta giusta, e nemmeno una sbagliata, ma entrare in un negozio silenzioso può mettere a disagio tanto quanto entrare in un negozio con la musica assordante. Per questo è importante avere la musica giusta in negozio, quella che abbia il corretto mix di stile e tempo e, soprattutto, il volume adatto alla clientela che si intende attirare.
Quello che infatti ci dicono tutte le ricerche da tempo è che la musica è un elemento chiave nel mix di vendita al dettaglio di un negozio. La musica giusta ha il potenziale per mettere le persone nella giusta predisposizione nei confronti degli altri, per ridefinire l’immagine di un marchio, attirare i clienti e aumentare le opportunità di vendita e, di conseguenza le entrate.
Una ricerca dell’Università Bocconi di Milano ha rivelato che la musica giusta in un negozio è in grado di aumentare il valore degli scontrini fino al 10%. E, in questo periodo, non è affatto poco.
Ecco le 8 buone ragioni per mandare on air la musica giusta
Selezionare la giusta playlist è fondamentale per un negozio, perché mandare on air una musica coerente con il brand andrà a beneficio di tutta l’attività di vendita al dettaglio. Ecco le 8 buone ragioni.
1. La musica crea e differenzia il brand
Il tempo, il volume e lo stile della musica che si ascolta in negozio può aiutare a comunicare la personalità del brand, anche prima che entrino dalla porta. La musica è un indizio così efficace per l’immagine di un brand che spesso è sufficiente ascoltare le note che escono da un negozio per rendersi immediatamente conto se la personalità del marchio e i prodotti dono adatti a noi.
2. Costruisce la giusta atmosfera
In un momento in cui la concorrenza con i colossi dell’ecommerce è sempre più agguerrita, la qualità dell’esperienza di acquisto è diventata uno dei principali fattori di differenziazione per i negozi fisici. La musica gioca un ruolo importante nel creare e migliorare l’esperienza di vendita, al punto che quattro piccoli rivenditori su cinque ritengono che se smettessero di trasmettere musica, danneggerebbero l’atmosfera del loro negozio.
3. Influenza gli umori
La ricerca mostra che la musica influenza l’ambiente del negozio, ma anche gli umori e i sentimenti di chi entra per acquistare, che diventa più o meno disposto all’acquisto in funzione della musica che viene mandata in sottofondo.
Modificando il tempo e lo stile della musica, i rivenditori possono creare un cambiamento visibile nell’atmosfera e migliorare la predisposizione all’acquisto dei potenziali clienti.
4. Migliora il senso di privacy dei clienti
Mascherando i suoni di voci e movimenti, la musica di sottofondo aiuta a creare uno spazio personale per i clienti, offrendo loro privacy mentre camminano per il negozio, toccano i prodotti e facendo commenti ad amici o parenti.
Grazie alla musica i clienti si sentono liberi di parlare e confrontarsi con i propri accompagnatori. E di prendere la decisione di acquistare un prodotto piuttosto che un altro.
5. Incoraggiare a fare acquisti
La ricerca mostra che la musica può influenzare ciò che gli acquirenti scelgono e quanto acquistano. Uno studio del 2005 ha rivelato che le persone tendono a spendere di più per acquisti d’impulso quando si trasmette musica gradevole.
L’effetto era presente anche quando le persone non notavano la musica trasmessa nel negozio, dimostrando che la musica ha un effetto subconscio (ma molto reale!) sulle abitudini di acquisto.
6. Aumentare la produttività
La musica in negozio non è utile solo per attirare clienti, ma anche per i dipendenti e i manager. Un’efficace strategia musicale può rivelarsi un ottimo strumento per aumentare il morale, la concentrazione e la produttività del personale.
In una ricerca del 2013 condotta da DJS, il 77% delle aziende ha concordato che il proprio personale è più produttivo quando la musica è in riproduzione. Molti studi scientifici sostengono che le persone tendono a lavorare più velocemente e completano i loro compiti in modo più accurato e creativo quando ascoltano la musica.
7. Influenzare il “ritmo” dei potenziali clienti
Numerosi studi dimostrano che la velocità, il ritmo e il volume della musica in negozio influiscano sul ritmo del flusso dei clienti nel negozio. Quando la musica è lenta o riprodotta a basso volume, le persone tendono a vagare lentamente intorno ai corridoi; d’altra parte, quando si trasmettono canzoni energiche e rumorose, le persone tendono ad accelerare il passo attraverso il negozio.
È interessante notare che il ritmo del flusso dei clienti non sembra influenzare le vendite, ma solo il movimento all’interno del negozio. Una strategia musicale in-store intelligente terrà conto di questi effetti e giocherà stili diversi in base all’ora del giorno e agli obiettivi desiderati.
8. Rendere sopportabili i tempi di attesa
La musica può influire sulla percezione del tempo delle persone. Una lunga coda sembrerà più breve se c’è una buona musica in sottofondo. È lo stesso principio delle melodie suonate durante l’attesa quando si chiama un call center. Quando le persone sono intrattenute hanno meno probabilità di annoiarsi o infastidirsi ed è più probabile che tornino.
La musica personalizzata è l’anticamera della radio personalizzata
La musica giusta è importante, ma sceglierla è una cosa seria che va organizzata perché duri un arco temporale di minimo una settimana. Non basta far andare una chiavetta in loop perché la musica sprigioni tutto il suo potenziale e lavori in sinergia con il brand e i dipendenti di un negozio. Per questo è fondamentale affidarsi a dei sound designer che sappiano interpretare lo stile del brand e le esigenze del settore merceologico di appartenenza.
La musica personalizzata diventa quindi il primo passo per la radio personalizzata, che organizza il palinsesto mandando in rotazione la musica giusta, gli spot giusti e i programmi giusti. Un passo importante che deve essere compreso e portato avanti da professionisti in grado di comprendere le esigenze commerciali di un brand e trasformarle in un prodotto radiofonico di qualità.
